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Agropoli

Descrizione

Agropoli è una rinomata località turistico-balneare della costa cilentana, situata all'estremità meridionale del Golfo di Salerno, nella piana del Sele, alle porte occidentali del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Sebbene il toponimo ("Akropolis", ossia "città posta in alto") sia documentato solo a partire dalla dominazione bizantina, il promontorio su cui sorge la città fu caratterizzato da insediamenti umani sin dal Neolitico; gli insediamenti divennero stabili a partire dall'Età del Bronzo, come attestano alcuni rinvenimenti archeologici portati alla luce sul fianco sud-est del Castello Aragonese. A partire dal IV secolo a.C. Agropoli è sotto il controllo della vicina Paestum e dei Lucani, che vi realizzarono piccoli centri agricoli autosufficienti. In epoca romana, invece, sul litorale di San Marco, fiorì un borgo marino (Ercula) che, pian piano, andò a sostituire il porto di Paestum che si andava progressivamente insabbiando.
Le frequenti incursioni barbariche, a partire dal V secolo, resero difficile la vita per gli abitanti del piccolo centro costiero che si videro costretti a trovare rifugio sul promontorio, che offriva maggiori garanzie di difesa. I Bizantini fortificarono questo luogo, chiamandolo Acropolis. Ben presto divenne sede di vescovato. Nell'882 la cittadina cadde in mano ai Saraceni che la fortificarono ulteriormente, realizzando una "ribàt", da cui partire per depredare i territori circostanti, fin sotto le mura di Salerno. Cacciati i Saraceni nel 915, Agropoli ritornò sotto la giurisdizione dei vescovi (che nel frattempo, avevano stabilito la loro sede a Capaccio) fino al XV secolo. Nel 1412 i feudi di Agropoli e Castellebate furono ceduti da Papa Gregorio XII al re Ladislao di Durazzo; nel 1443 il re Alfonso d'Aragona concesse i feudi a Giovanni Sanseverino, conte di Marsico e barone di Cilento. Dal 1552, anno i cui i Sanseverino furono costretti a lasciare il feudo, si alternarono al potere diverse famiglie locali fino ai duchi di Laureana (1660), la cui giurisdizione terminò solo nel 1806, anno dell'abolizione della feudalità.
Siti di interesse:
- i resti di una villa rustica di epoca repubblicana in località Tresino;
- i resti di una tomba maschile, risalente al IV secolo a.C., in località Madonna del Carmine;
- la tomba dipinta risalente al 350 a.C., rinvenuta il località Contrada Vecchia, ed oggi esposta presso il Museo Archeologico Nazionale di Paestum;
- i resti di una piccola necropoli (circa 10 tombe) del IV secolo, a Muoio;
- due tombe del IV secolo rinvenute a Contrada Cupa;
- Antiquarium comunale, in cui sono esposti notevoli reperti archeologici che vanno dall'età arcaica al medioevo;
- il castello, di origini bizantine, sebbene oggi appaia nella forma assunta dopo i lavori di ampliamento e ristrutturazione effettuati in epoca angioino-aragonese. Ha pianta triangolare con tre torri circolari e si erge sull'estremità del promontorio, con una vista che spazia sino alla piana di Paestum. Nel 1100 qui venne stipulato un contratto per sancire i confini tra i beni del vescovo di Capaccio e quelli della Badia di Cava de' Tirreni. Al castello è legata anche la figura di Luisa Sanfelice, una delle eroine minori della rivoluzione napoletana, che soggiornò al castello per un breve periodo.
- il suggestivo centro storico, a cui vi si accede attraverso una rampa di gradoni molto ben conservata ed una monumentale porta di ingresso seicentesca su cui domina lo stemma della famiglia dei Delli Monti-Sanfelice. Sono, inoltre, ben conservate anche le mura di difesa.
- le torri costiere di San Francesco e San Marco;
- la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, già menzionata in una lettera di Gregorio Magno del 593, si presenta a navata unica;
- la Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, il cui culto, secondo la tradizione, sarebbe legato al rinvenimento in mare di un quadro della Madonna da parte di pescatori locali. E' documentata a partire dal 1583;
- la piccola Chiesa di Santa Maria della Pietà;
- la Cappella dell'Annunciazione, appartenente alla famiglia Ruotolo, al cui palazzo e annessa;
- la Chiesa della Madonna delle Grazie;
- la Chiesa della Madonna del Carmine;
- il Convento di San Francesco, in posizione panoramica, realizzato nel 1230 su espressa volontà del Santo di Assisi che proprio qui, secondo la tradizione, su uno scoglio che da lui prende il nome, parlò ai pesci nella primavera del 1222;
- la baia di Trentova;
- la baia di San Francesco.

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