Sin da tempi remoti era via di collegamento tra la piana del Cilento, l'Alto Cilento e la Lucania: Giungano, in provincia di Salerno ha origini antichissime testimoniate da ritrovamenti greco-romani. Nel territorio comunale sono stati ritrovati reperti di antiche civiltà e, sul monte Sottano, anche oggetti risalenti al Paleolitico.
Giungano è immersa tra oliveti e vigneti, con una bellissima veduta sul Golfo di Salerno, mentre, ai suoi piedi, i due torrenti Solofrone e Tremonti si congiungono in un paesaggio di gole e grotte. Secondo una vulgata tramandata da Plutarco, le gole del Tremonti furono protagoniste, nel 71 a.C., della "guerra servile" tra gli schiavi di Spartaco e l'esercito di Licinio Crasso. Da essa prende spunto la rievocazione storica che ogni anno vede più di cento protagonisti tra attori e comparse, accampamenti militari fedelmente ricostruiti, battaglie e duelli secondo la più antica tradizione dei "gladiatores" e dei centurioni Romani.
Il nome del paese, Iuncano, deriverebbe da iuncus, giunco, per la cui lavorazione gli abitanti del luogo erano famosi. La fondazione dell'attuale paese risale al periodo in cui gli abitanti di Paestum lasciarono la costa, divenuta troppo pericolosa a causa delle invasioni saracene e della diffusione della malaria.
Nel centro storico da ammirare sono i palazzi signorili dell'era feudale. In particolare il Palazzo Ducale, costruito dai Garofalo, il Palazzo Stromilli e il Palazzo Picilli, con portali in pietra. Importante è la Chiesa di Santa Maria dell'Assunta del XV secolo, con un campanile ottagonale, una cupola a bulbo e, all'interno, una statua lignea dell'Assunta, patrona del paese, che secondo la tradizione venne portata dagli esuli pestani dopo la caduta dell'Impero romano. Appena fuori dal centro in direzione Capaccio si trova il vecchio cimitero benedettino del XII secolo, con la sua piccola chiesa.