E' immersa nel cuore del meraviglioso Parco Nazionale del Cilento e di Vallo di Diano, definito patrimonio dell'umanità dall'Unesco.
E' una sintesi perfetta di storia, cultura, sole e spiagge sabbiose.
Marina di Ascea è nota soprattutto per la sua stupenda spiaggia lunga circa 5 chilometri e larga 70 metri costituita da una sabbia grossa.
Suggestivo è il "quartiere arabo", il nucleo più antico di pescatori, sorto in prossimità del mare, con le scale esterne per accedere ai piani superiori costruite in un blocco unico con muri laterali. Altrettanto interessanti sono i palazzi signorili, come il palazzo Alario, il palazzo Torrusio ed il palazzo Ferolla.
Nell'area di Marina di Ascea sorge l'antica città greca di Velia Elea, patria della scuola filosofica di Parmenide e Zenone.
Qui è stata riportata alla luce l'area archeologica della città fondata dai Greci di Focea nel VI secolo a.C. con il nome di Hyele, trasformato, poi, in Velia in età romana: alla città, divenuta municipio nell'88 a.C., fu consentito di conservare l'uso della lingua greca e la facoltà di battere moneta.
Gli scavi sono stati condotti fin dal 1927. Gran parte dell'abitato posto ai piedi dell'acropoli è stata portata alla luce in quegli anni, insieme a suppellettili, vasi e altri oggetti.
Di grande interesse è la Porta Rosa, un arco a tutto sesto costruito con blocchi parallelepipedi giustapposti che costituisce uno dei più antichi esempi di arco in occidente. Costruita intorno alla metà del IV secolo a.C., in un punto molto stretto di una gola naturale, questa porta consentiva il passaggio dal quartiere meridionale al quartiere settentrionale della città. Il suo nome deriva dal suo scopritore Mario Napoli, che diede alla porta il nome della moglie Rosa.